In Russia le persone vengono identificate attraverso un nome, un patronimico e un cognome.
Il nome proprio è scelto dai genitori, il patronimico invece deriva dal nome proprio del padre (al quale viene aggiunto -ovič, -evič, -ič per i maschi e -‘evna, –ovna per le femmine). Il cognome infine indica la famiglia di discendenza (sempre per linea maschile). Quest’ultimo rimane invariato per i maschi, mentre viene aggiunta una -a per le femmine (tranne in alcuni casi come quelli di cognomi di origine ucraina che terminano per -enko e che restano invariati anche per le femmine).
Quando una donna russa si sposa acquisisce il cognome del marito con l’aggiunta del suffisso -a. Esemplificativo è il caso della moglie di Michail Gorbačëv, nata Titarenko e divenuta Gorbačëva.
Per quanto riguarda gli usi in fatto di nomi, patronimici e cognomi nella società russa, il cognome è poco usato se non in occasioni formali e per iscritto. Il modo educato di rivolgersi ad una persona è utilizzare nome e patronimico “Caro Michail Sergeevič”. L’utilizzo del solo nome proprio è consentito quando le persone sono in grande confidenza, ma preferibilmente in forma di diminutivo (come Misha al posto di Michail, Olja al posto di Ol’ga).