Che il cinese, nelle sue sette varietà, sia la lingua più parlata al mondo (1200M) non suonerà certo come una notizia. Così come non stupisce che la seconda lingua più parlata sia lo spagnolo (400M) o l’inglese (360M+500M), a seconda che si considerino solo i madrelingua, o il numero totale dei parlanti.
Più interessanti invece sono altre statistiche sulla diffusione delle lingue nel mondo.
Per esempio, potrà sorprendere che, su 6000 lingue parlate nei 198 Paesi riconosciuti dall’ONU, l’Italiano risulti essere la ventesima più diffusa, con 64 milioni di parlanti.
Mentre la multiculturalità di Londra è testimoniata dal fatto che vi si possano reperire persone che parlano 300 idiomi differenti.
Così come apparirà paradossale che in un continente come quello dell’Oceania, il cui numero di abitanti è estremamente esiguo (41M), si parlino più di 500 lingue, alcune delle quali da un numero veramente ridotto di persone. Si pensi solo che, ad esclusione dell’inglese, lingua ufficiale nelle tre isole maggiori (Australia, Nuova Zelanda, Papua N.G.), la lingua più parlata è il samoano, idioma conosciuto da 370.000 persone, più o meno gli abitanti di un medio capoluogo di regione italiano.
Vi sono poi lingue in via di estinzione parlate ormai da una manciata di soggetti. Ad esempio di persone che parlino il Taushiro, idioma di una zona piuttosto inaccessibile del Perù che non ha subito nel corso dei secoli contaminazioni culturali, ne è rimasta solo una. Stessa sorte tocca al Kaixana, lingua autoctona del Brasile. Al confronto va molto meglio al Dumi, lingua Nepalese del distretto sud-orientale del Khotang che conoscono solo otto abitanti di quei luoghi impervi.
Della tutela e della sopravvivenza di queste lingue rare si occupa, tra le altre cose l’UNESCO, che dal 1996 ha creato un Atlante delle lingue rare con lo scopo di censirle e di intervenire nelle situazioni più critiche, con opere di codifica volte alla conservazione nel tempo di tali idiomi destinati a estinguersi.
In Italia ci sono 4 lingue ad elevato rischio di estinzione: il Titsch (una variante della lingua Walser) parlata in Valle d’Aosta orientale e nella Val d’Ossola in Piemonte, il Croato Molisano in Molise, il Guardiolo e il Griko in Calabria.
Per chi volesse divertirsi a condurre qualche ricerca personale, si allega di seguito il link all’Atlante.
Atlante Lingue a Rischio Estinzione UNESCO
Al di là degli aspetti quantitativi può interessare sapere che, tra le lingue parlate da più di 100.000 persone, quella con meno punti di contatto con altre lingue e quindi più difficile da apprendere per gli stranieri è il basco, mentre per un bambino l’apprendimento della lingua madre parlata presenta uguale livello di difficoltà/facilità indipendentemente dalla sua provenienza.