La maggior parte di noi ha sentito parlare di enclavi ed exclavi. Si tratta di territori di uno Stato completamente circondati dal territorio di un altro Stato e che vengono chiamati enclavi o exclavi a seconda del punto di osservazione. Per lo “Stato contenitore” sono enclavi, per lo Stato il cui territorio è contenuto presso un altro Stato sono exclavi. Così, per noi italiani, Campione d’Italia è un’exclave italiana in territorio svizzero, mentre per gli svizzeri è un’enclave italiana nel loro territorio. Altri esempi noti sono quelli di Ceuta e Melilla, exclavi/enclavi spagnole in Marocco.
Vi sono poi casi di enclavi, che non sono allo stesso tempo anche exclavi. Questo si verifica quando l’intero territorio di un dato Stato sovrano è contenuto all’interno di un altro Stato e non vi è quindi un territorio principale da cui il territorio satellite dipenda. Pertanto non vi è una “madrepatria” che possa ritenerlo una propria exclave, ma solo un territorio straniero che lo consideri una propria enclave. Due di queste tre eccezioni si trovano in Italia e sono Città del Vaticano e San Marino. La terza è il Lesotho, stato sovrano completamente circondato da territorio Sudafricano. Diversi, invece, sono i casi di Andorra e Liechtenstein, poiché i due Stati non sono contenuti nel territorio di un altro Stato sovrano, ma schiacciati tra due Stati (rispettivamente Francia/Spagna e Svizzera/Austria), il che fa di loro stati piccolissimi, non enclavi. Particolarissimo il caso del Principato di Monaco, che non può essere assimilato a nessuno degli esempi riportati sopra, poiché non è né interamente circondato da uno Stato straniero (poiché si affaccia sul mare), né stretto tra due o più Stati, .
Ci sono poi situazioni che mettono a dura prova la nostra capacità di comprensione e che richiedono l’ausilio di una mappa. Sono i pochi ma intricatissimi casi di exclavi che contengono enclavi, come quello di Madha, exclave dell’Oman presso gli Emirati Arabi al cui interno sussiste un’enclave degli Emirati. Altro esempio è quello della città di Baarle Hertog, exclave belga in territorio Olandese, che non si presenta come blocco unico ma come una ventina di lotti di territorio belga sparsi in territorio olandese, alcuni dei quali al loro interno contengono 7 enclavi olandesi. Ciò che rende il caso belga-olandese unico è che, verificandosi in un contesto urbano, si assiste a situazioni limite quali persone il cui Paese di residenza varia in base a dove è collocato il portone del palazzo in cui vivono o ristoranti attraversati dal confine, in cui una sala chiude un’ora prima dell’altra a causa dei differenti regolamenti sui pubblici esercizi in vigore nei rispettivi Paesi.
Infine, non si può non menzionare il caso unico al mondo di Dahala Khagrabari, un’enclave di un’enclave di un’enclave. Si trattava di una enclave indiana grande come un campo da calcio contenuta in una enclave del Bangladesh, che sorge all’interno di una enclave indiana in territorio del Bangladesh. Fortunatamente l’anomalia è stata sanata nel 2015 quando l’india ha acconsentito che la sua exclave diventasse territorio del Bangladesh.